Research Practice Guidelines - In Italian

ACADEMY FOR EATING DISORDERS (AED) LINEE GUIDA GENERALI PER L?INTEGRAZIONE DELLA RICERCA E DELLA PRATICA CLINICA NEL CAMPO DEI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Sviluppate dal gruppo per l?integrazione della ricerca e della pratica clinica dell?AED (2009)1

Introduzione

Per assicurare la migliore qualità dei trattamenti ai malati è necessario un bagaglio culturale che sia basato sia su conoscenze scientifiche e di ricerca, sia su conoscenze cliniche. Per questo motivo, l’Academy for Eating Disorders (AED) ha sviluppato queste Linee Guida Generali per rafforzare l’integrazione tra ricerca e pratica clinica nel campo dei disturbi del comportamento alimentare. 

Background

Nello sviluppo di queste linee guida, sono stati applicati gli stessi principi che vengono utilizzati nei campi del trasferimento delle conoscenze, della diffusione delle scoperte e della Medicina Basata sulle Evidenze (MBE). Il contesto è quello mutuato dal campo della pedagogia, che da più di 10 anni si sta occupando del divario tra ricerca e pratica attraverso una integrazione di tecniche di trasferimento di conoscenze e diffusione delle scoperte nel proprio approccio strategico (Donovan et al., 2007; Warford, 2005; Love, 1985). 

Implementazione

L’Academy for Eating Disorders si è incaricata di promuovere e promulgare i principi di queste linee guida. Come organizzazione, siamo convinti che cambiamenti sistematici e ad ampio raggio nel modo in cui la ricerca e la pratica clinica sono concettualizzati e integrati, porteranno ad un rafforzamento delle conoscenze da mattere in gioco nel campo della prevenzione, della ricerca e del trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. A questo scopo, noi speriamo che i professionisti e le organizzazioni scientifiche che si occupano di disturbi del comportamento alimentare, si uniscano a noi nell’appoggiare queste linee guida e nell’incoraggiare la loro adozione e implementazione nella loro pratica clinica, nei loro gruppi di lavoro, e all’interno delle loro istituzioni e organizzazioni. Come parte del nostro piano strategico, l’AED ha sviluppato uno specifico piano d’azione con lo scopo di promulgare queste linee guida all’interno della nostra specifica organizzazione e nel campo dei disturbi del comportamento alimentare in generale (vedi Appendice). 

PRINCIPI DELL’INTEGRAZIONE TRA RICERCA E PRATICA CLINICA

PRINCIPIO #1: L’INTEGRAZIONE TRA RICERCA E PRATICA CLINICA RICHIEDE CAMBIAMENTI FONDAMENTALI NEGLI ATTEGGIAMENTI, RELAZIONI E ORGANIZZAZIONI.

  • I professionisti che si occupano di disturbi del comportamento alimentare dovrebbero riconoscere che sia i dati scientifici che le osservazioni, i giudizi e l’esperienza clinica (cioè le conoscenze implicite) contribuiscono alle conoscenze di base in questo campo. Questo riconoscimento promuove il rispetto, il dialogo ed una comunicazione che è fondamentale per una vera integrazione di ricerca e pratica clinica nel nostro campo.
  • I corsi di formazione, le conferenze e i congressi dovrebbero incrementare la comunicazione e la collaborazione tra ricercatori e terapeuti in modo da permettere alle conoscenze e osservazioni cliniche di raggiungere i ricercatori e alle conoscenze che derivano dalla ricerca di raggiungere i clinici. Questi luoghi di formazione dovrebbero enfatizzare con forza il valore dei dati empirici e delle osservazioni cliniche e dare aiuti alle opportunità di integrazione tra ricerca e pratica clinica.
  • Congressi e conferenze nel nostro campo dovrebbero sforzarsi di modellare l’integrazione tra ricerca e pratica clinica assicurando che tutte le attività formative includano dati empirici, osservazioni cliniche e/o informazioni sulle implicazioni cliniche e di ricerca del lavoro svolto.
  • Gli sforzi dell’advocacy dovrebbero focalizzarsi sul come generare meccanismi di assegnazione di fondi su progetti che aiutino la disseminazione di risultati delle ricerche nella pratica clinica e la possibilità di valutare le osservazioni cliniche in studi empirici. Questi meccanismi di finanziamento dovrebbero appoggiare le partnerships tra ricercatori e clinici e riconoscere esplicitamente il valore di entrambi i tipi di esperienza.

PRINCIPIO #2: I DATI DELLA RICERCA E L’INFORMAZIONE CHE VIENE DALLA PRATICA CLINICA NECESSITA DI ESSERE ORGANIZZATA E COMUNICATA AI CLINICI E AI RICERCATORI (RISPETTIVAMENTE) IN MODO CHE SIA FACILE DA CAPIRE E DA INTEGRARE NELLE LORO CONOSCENZE.

  • Gli articoli, le presentazioni e gli abstracts ai congressi, sia che riguardino le conoscenze empiriche che quelle cliniche, dovrebbero limitare l’uso di gergo o parole tecniche e, quando necessario, includere riassunti chiari e semplici che aumentino la capacità di ricercatori, clinici e clinici-ricercatori di interpretare in modo corretto il messaggio.
  • Attraverso tutte le forme di stampa e di divulgazione elettronica, dovrebbe essere valorizzata l’esclusività delle informazioni che provengono sia dalla ricerca empirica che dall’osservazione clinica. Forse ancora più importante, sarebbe che articoli sull’integrazione tra ricerca empirica e pratica clinica vengano considerati con massima priorità da tutte le forme di divulgazione del nostro campo.
  • Per facilitare la comprensione dei risultati delle ricerche e delle tecniche cliniche, i corsi di formazione e le attività educative dovrebbero includere metodi interattivi di apprendimento che includano la supervisione, la simulazione, il gioco dei ruoli, e l’uso di piccoli gruppi di discussione.

PRINCIPIO #3: LA COSTRUZIONE DI UNA INTEGRAZIONE TRA RICERCA E PRATICA CLINICA RICHIEDE UN IMPEGNO A LARGO RAGGIO E UN APPROCCIO STRATEGICO COERENTE E COSTANTE.

  • L’integrazione tra ricerca e pratica clinica deve rimanere una massima priorità nel nostro campo per promuovere e sostenere i cambimenti evidenziati da questi principi.
  • I cambimenti nei programmi di formazione e nelle conferenze e congressi dovrebbe essere costantemente valutata e, se necessario, corretta per assicurare che gli scopi dell’integrazione tra ricerca e pratica clinica siano raggiunti.
  • I principi riportati in questo documento devono essere anch’essi valutati e, se necessario, corretti per assicurare che il piano strategico per una integrazione di ricerca e pratica clinica nel nostro campo rimanga attuale, accurata ed efficace

Bibliografia

Donovan, M.S., Bransford, J.D., and Pellegrino, J.W. (Eds.), (2007). How People Learn; Bridging Research and Practice, Committee on Learning Research and Educational Practice, Commission on Behavioral and Social Sciences and Education, National Research Council, National Academy Press, Washington DC.

Love, J.M. (1985). Knowledge Transfer and Utilization in Education, Review of Research in Education, 12, 337-386.

Warford, M.K. (2005). Testing A Diffusion of Innovations in Education Model (DIEM), The
Innovation Journal:  The Public Sector Innovation Journal, 10 (3), Article 32.

1 Il gruppo per l’integrazione della ricerca e della pratica clinica dell’AED (2009) include come coordinatori: Judith Banker e Kelly Klump e come membri: Drew Anderson, Angela Favaro,  Isabel Krug,  Bob Palmer, Susan Paxton,  Jill Pollack,  Dana Satir, e Howard Steiger